Forse avevo 10/12 anni. Stavo in Calabria ospitato dalla mia ex maestra di matematica delle elementari in un paesino di coltivatori e allevatori. La mattina vidi per la prima volta l'uccisione di un maiale enorme: un chiodo in testa e poi subito si sgozza per prendere raccogliere il sangue fumante in una bagnarola di quelle azzurre dove ci si lavano le lenzuola. Ero diviso tra il "povero animale" e il "stasera grande grigliata". Fu così che nel pomeriggio fui conciato come un vero macellaio, con tanto di cappello stile chef a riempire budella di carne suina macinata. L'odore del finocchio e la carne cruda sulle mani... mi sembra ancora di sentirlo.
Riaffiorato mentre disegnavo un ansa del fiume Bormida al Cad.
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